Ci sono giorni che per la loro diversità si caratterizzano in modo piacevole da ricordare. E capita pure di viverla in una giornata di particolare luminosità, con l’invito a pranzo in un posto speciale: il ristorante interno dell’immensa Caserma Cernaia di Torino, storica sede della scuola dei Carabinieri. Direte voi, ma che c’entra tutto questo? C’entra, perché siamo stati invitati dall’amica Giovanna Giordano, vedova del compianto giornalista, grande firma de La Stampa di Torino, scomparso qualche anno fa. Il motivo dell’invito è stato tradotto nell’incontrarsi piacevolmente per parlare di ricordi, rievocando aneddoti anche attraverso il libro “Tra calcio e amore, la mia vita con Bruno Bernardi”, scritto da Giovanna Giordano e Viviana Ferrero. Un giovane carabiniere ci accoglie, ci apre il cancello dell’entrata riservata ai soci e poi, davanti a noi, si presenta un lungo corridoio le cui pareti sono arricchite di ricordi, lapide e icone che rievocano la storia delle grandi figure dell’Arma dei Carabinieri, tra queste il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, il quale per tanti anni ha presieduto questa caserma prima di essere trasferito a Palermo, dove fu ucciso dalla mafia. Un lungo momento di riflessione ci coinvolge e non possiamo fare altro che fermarci, alzare lo sguardo in attimi di doveroso silenzio. Intanto, mentre siamo ancora affascinati da questo momento di così particolare intensità emotiva, proseguiamo il nostro cammino lungo il corridoio, per arrivare alla sala pranzo che vediamo corredata da classici oggetti e lampadari la cui luce illumina gli ampi soffitti di un prestigioso palazzo storico. Seduti a tavola conversiamo piacevolmente con Giovanna Giordano nell’attesa di iniziare a mangiare ciò che abbiamo ordinato. E così, tra un bicchiere di vino rosso “Barbera d’Asti” di ottima qualità, iniziamo e poi terminiamo il nostro pasto con il dolce e il caffè. Poi, le foto ricordo sono state il motivo per abbracciarci e immortalare un momento che, per la forte intensità dei ricordi vissuti intensamente, ci hanno commosso e rinsaldato un’amicizia di antica memoria. Così, dopo i saluti e le promesse di rivederci presto, non abbiamo fatto altro che ringraziare di cuore Giovanna Giordano per un invito a pranzo di così grande bellezza.
Salvino Cavallaro
Una domenica diversa dalle altre.
