Barcellona. Al Teatro Mandanici “Un canto Mediterraneo”

È stata definita ‘un’impresa titanica’ lo spettacolo teatrale “Un Canto Mediterraneo” che ha visto il coinvolgimento di circa cento artisti, eccellenze del territorio, svoltosi ieri sera al teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto.

L’appuntamento cardine dell’ultima parte della stagione artistica di quest’anno, ha avuto la straordinaria regia di Mario Incudine e direzione di Antonio Vasta, in esclusiva per il Mandanici. <<Senza la sua bacchetta magica tutto questo non sarebbe stato possibile >>, con queste parole Mario Incudine ha voluto ringraziare Vasta per l’eccellente risultato ottenuto e per l’impegno professionale.

In un momento di spending review come quello che stiamo vivendo, locale e nazionale, in cui si fatica a riunire artisti per portarli a teatro, aver realizzato tutto ciò è veramente straordinario. Ad arricchire l’appuntamento, la partecipazione di Peppe Servillo.

Sul palco tre generazioni di musicisti, cantori e suonatori tradizionali, con un unico filo conduttore il tamburello ed il suono della zampogna, antico strumento musicale della tradizione barcellonese.

“L’orchestra popolare Pozzo dei Goti”, formata dal coro di voci bianche “I piccoli cantori” diretti da Salvina Miano, i Visillanti, il grande ensemble di “Zampogne a Paru”, i giovani organettisti, i maestri dell’accademia musicale “Johann Kaspar Mertz”, Carmelo Imbesi, Carmen Zangarà. Ed ancora il fiatista Antonio Putzu , il polistrumentista Antonio Livoti, gli organettisti guidati dal maestro Antonio Merulla di Santa Lucia del Mela e gli organetti del maestro Pippo Benevento. Musiche e canti del repertorio tradizionale popolare della città del Longano fino a toccare melodie del repertorio mediterraneo. Un alternarsi di musiche e voci siciliane straordinarie che hanno entusiasmato il pubblico in sala.

<<Nessuno pensa più alla zampogna o al tamburello, averlo fatto a Barcellona ha un valore assoluto. Qui stasera abbiamo eliminato i luoghi comuni ed abbiamo realizzato comuni luoghi>> lo ha dichiarato salendo sul palco il direttore artistico del Mandanici, Sergio Maifredi, a conclusione dello spettacolo. Lui insieme al sindaco Roberto Materia hanno voluto che questo progetto si realizzasse. Non c’è città se non c’è teatro.

L’emozione è stata quella dell’hic et nunc, qui ed ora, con la consapevolezza di aver dato vita ad uno spettacolo unico.

Debora Luccese

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