L’inflazione ad aprile accelera in tutte le grandi città analizzate dall’Istat e raggiunge o supera il 2%, , la soglia massima di riferimento per le politiche della Banca centrale europea, in undici casi su 29. Tra i capoluoghi delle regioni e delle province autonome, Bolzano (+2,6%) si conferma la città in cui i prezzi presentano gli incrementi più elevati, seguita da Venezia (+2,5%) e Milano (+2,4%, da +1,8%). Vedono tassi superiori o uguali al 2% anche Trento (+2,3%), Firenze (+2,2%), Genova (+2,1%), Napoli e Bari (entrambe +2%). A Roma l’inflazione si ferma all’1,6%, così come a Torino, Aosta e Catanzaro, mentre agli ultimi posti ci sono Potenza (+1,4%), Bologna e Ancona (+1,2%). Nei comuni con più di 150.000 abitanti che non sono capoluoghi di regione, gli aumenti maggiori del 2% riguardano Parma (+2,5%), Messina (+2,4%) e Livorno (+2,3%). Quelli più contenuti toccano invece Brescia e Reggio Calabria (entrambi +1,3%).