All’Ars il senso di responsabilità è difficile da concepire

Ci si aspettava un aspetto diverso dall’Assemblea Regionale Siciliana, visti i problemi e le persecuzioni annuali, a cui tanta gente  prende atto, e nonostante si pensasse che dalla seduta di ieri potesse uscire qualcosa di positivo, ci si è dovuti ricredere. Le poche presenza in aula hanno messo in chiaro palesemente, che ai deputati siciliani, interessa essere presenti soltanto quando c’è un proprio tornaconto a cui si può aggrappare. Quando invece il problema discusso non è di propria competenza o di proprio interesse, basta tergiversare, assentarsi,discutere con il collega di fronte, o magari alzarsi per fregarsene voltando le spalle a tutto il sistema.

Un collegato da discutere con 89 articoli e circa mille emendamenti, a cui le risposte purtroppo vengono rimandate al prossimo mese , con ripercussioni gestionali di tanti enti, settori e istituzioni che si mettono in coda , in attesa di tempi migliori. I lavoratori Forestali da questa seduta dovevano avere delle risposte chiare sulla prosecuzione plausibile di un aumento di giornate, con un perfezionamento di gestione sui vari aspetti che i lavoratori del comparto sia antincendio che di manutenzione, ancora non riescono a mettere in chiaro. Assente la maggioranza di governo, con poche presenza in aula e dove si è capito da subito che il rinvio era inevitabile , prendendo atto che la soluzione era quella di rinviare il tutto al 14 Giugno. Il governo di maggioranza ha manifestato di voler cercare di far qualcosa per il comparto forestale, di migliorarlo, di renderlo utile e produttivo, ma il passaggio delle parole ai fatti ,non si è mai concretizzato, anzi si è tamponata una situazione  durante gli anni con pezze che ha fatto sì, di avere il disprezzo totale da parte dei lavoratori stessi.

Negligenza e indifferenza che regna nelle aule del palazzo e colui che entra si mette in coda al sistema che regna, visto che si parla di uno smacco totale verso il popolo siciliano che dalle loro decisioni, attende un qualcosa di positivo logico e produttivo nello stesso tempo. Le parole e i proclami sono un atto dovuto per abbellire il loro contesto sociale e di impegno, ma i fatti sono ridotti al lumicino non da oggi….Peccato che tutto questo debba essere rivisto e affrontato anche da coloro che guardano dall’esterno e non ci si deve meravigliare se poi si critica sui media o network, rispondendo con situazioni che deridono l’intera isola.

Antonio David

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