Le dimissioni presentate nei giorni scorsi dal RUP della gara d’appalto per la costruzione del ponte di Calderà è solo l’ultimo di una lunga serie di insuccessi dell’amministrazione Materia. La decisione di rinunciare ai 2,5 milioni di euro stanziati dal “Patto per il Sud” utilizzando invece finanziamenti destinati ad altre opere altrettanto importanti (piscina olimpionica e strada delle serre), era stata giustificata perché avrebbe permesso di raggiungere più velocemente l’obiettivo. Già nel Settembre 2015, con una suggestiva conferenza stampa tenutasi sul luogo dell’ipotetica ricostruzione, il Sindaco Materia e l’Assessore ai Lavori Pubblici Tommaso Pino promettevano alla Città la realizzazione del ponte entro un anno. A quattro anni di distanza non possiamo che confermare la scelleratezza di quella scelta, dettata da miopia e arroganza travestite da competenza ed autorevolezza. Una scelta che ha di fatto paralizzato la Città bloccando la realizzazione di tre opere fondamentali. È inoltre paradossale che di fronte alla delicatissima situazione emersa dopo l’aggiudicazione della gara – l’interdittiva antimafia per una delle ditte vincitrici al tempo della gara non iscritta nella white list della Prefettura e solo in seguito riammessa – il Sindaco abbia pensato bene di sferrare un duro attacco a chi ha seguito la procedura, accusandolo di immobilismo. Con la solita presunzione e la tendenza a cercare altrove il capro espiatorio dei propri insuccessi (marchio di fabbrica di questa sindacatura), il Sindaco è riuscito a provocare soltanto una nuova sciagura, le dimissioni del RUP di Messina, che porterà ulteriori ritardi ai lavori. Si tratta quindi di un epilogo che rappresenta la punta dell’iceberg di una gestione della cosa pubblica fallimentare le cui conseguenze ricadranno inevitabilmente sui nostri figli per i prossimi anni. Basti pensare agli oltre 4 milioni euro revocati dal Ministero per il ripristino della Via Roma e la riqualificazione di Pozzo di Gotto. Inconveniente che rende ancora più infelice la scelta di non dar seguito al rifacimento della parte centrale della Via Roma, che era stato reso possibile dall’Amministrazione Collica e che sarebbe già stato realizzabile all’indomani dell’insediamento del nuovo Sindaco. Si pensi ancora alla revoca del finanziamento di 2,5 milioni di euro per mettere in sicurezza le frazioni di Migliardo e Maloto, non essendo stato presentato nessun progetto in tempo utile. E come non ricordare il caos del servizio di raccolta differenziata, rispetto al quale, ancora una volta, si è dimostrata un’assoluta incapacità di gestione, tanto sul campo dell’informazione, quanto su quello della sensibilizzazione e del controllo. Con disagi enormi per la popolazione e difficoltà serie per gli operai della Dusty in perenne emergenza-stipendi con un debito maturato ad oltre 5 milioni. Pesante è stato inoltre il richiamo della Corte dei Conti che ha demolito la gestione Materia attribuendole un significativo aggravio della situazione economica dell’Ente per l’assenza di contromisure migliorative e per alcune scelte in totale violazione del principio di efficienza, efficacia ed economicità dell’azione amministrativa. La mancanza di manovre volte ad alleggerire l’imposizione fiscale delle fasce più deboli e di misure di risanamento sono diventate intollerabili davanti al probabile dissesto ed alla scelta di un piano di riequilibrio con accesso al fondo di rotazione che ha condannato tutta la cittadinanza ad enormi sacrifici per i prossimi venti anni (a partire dall’aumento al massimo di IMU – TASI – TARI e aumento vertiginoso del servizio mensa e delle tariffe sportive). La bocciatura dei progetti per il servizio civile, altro episodio clamoroso che ha visto il Sindaco con la solita superbia scagliarsi contro gli uffici regionali di Palermo, quando invece la mancanza era del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto. E quelli citati sono solo alcuni degli innumerevoli episodi di cattiva gestione dell’Ente da parte di un’amministrazione comunale che si è rivelata totalmente inadeguata. Di fronte a tutto questo il gruppo consiliare Avanti con Fiducia si appella al senso di responsabilità del Sindaco e della sua Giunta, invitandoli a prendere atto dell’evidente fallimento e chiede loro di fare un passo indietro. È ormai abbondantemente trascorso il tempo fisiologico per dare prova delle proprie capacità amministrative, ed è altrettanto evidente che si è fatto affidamento su rappresentanti politici che non hanno saputo dare seguito alle tante promesse elettorali.