Enrico Maria Rosso si candida per la presidenza dell’Unione Industriale di Torino

Conoscendo ormai da anni l’intraprendenza, le capacità organizzative e la leadership d’impresa messa in atto in svariati settori dell’industria, da parte di questo manager torinese, possiamo dire in tutta franchezza che non ci stupisce più la sua voglia e la forza nel progredire verso la vetta più alta delle cariche professionali più prestigiose. E’ un fatto di mentalità, di autostima, di forte carattere, di convinzione che attraverso le proprie idee innovative si possa rendere un servizio economico, politico e sociale atto al miglioramento del nostro Paese. Così, in virtù di quanto appena detto, Enrico Maria Rosso comunica ai media regionali e nazionali di essersi candidato alla Presidenza dell’Unione Industriale di Torino per portare un contributo di idee. Tra qualche settimana, infatti, i consiglieri dell’UIT saranno chiamati a eleggere il nuovo presidente che succederà a Dario Gallina. Quella che fino a pochi giorni fa sembrava essere una passerella in discesa per Giorgio Marsiaj, presidente dell’Amma, adesso deve fare i conti proprio con Enrico Maria Rosso, il cui nome sembra essere giunto in extremis. Già imprenditore del comparto automotive e rappresentante in Piemonte della Camera di Commercio degli Stati Uniti, il 52enne Enrico Maria Rosso, originario di Giaveno in provincia di Torino, evidenzia la sua idea di candidarsi non per andare contro qualcuno e, tantomeno, contro Giorgio Marsiaj del quale nutre stima e rispetto, ma per convinzione personale. E’ il suo credo verso l’Impresa, che in questa particolare stagione scandita dalla pandemia, debba ritrovare una centralità sociale abbandonando ogni forma di collateralismo con la politica locale e nazionale, per riguadagnare la piena autonomia insieme a una rigorosa interlocuzione con le altre rappresentanze. I suoi sono concetti chiari, ambiziosi, espressi con sicurezza e fiducia verso il mondo industriale piemontese ma anche nazionale, che ha bisogno di ripartire attraverso idee innovative e pronte a superare l’evidente sfiducia causata dalla crisi economica che si è instaurata a causa del Covid 19. A chi gli ha chiesto perché nel suo programma ha posto l’accento più volte sul concetto di leadership, l’imprenditore ha risposto così:”La casa degli imprenditori deve essere sempre aperta, ma occorre anche che il padrone di casa abbia doti di leadership da vendere. Tante volte si è stati troppo autoreferenziali e questo ha allontanato quegli imprenditori che avevano creduto in un progetto comune. Leadership significa prendere posizioni dure quando servono, significa essere sempre presenti quando c’è bisogno di aiuto, significa saper ascoltare e tante volte cambiare il proprio punto di vista”. E ancora, Enrico Maria Rosso rafforza con toni di sicurezza il principio di coraggio nell’attuare nuove forme di investimenti; così dice:”Favorire incontri strategici tra i massimi gruppi produttivi e gli associati. Serve un’azione forte per rivendicare il ruolo di mediatore per costruire una base di contatti duraturi con i più importanti Gruppi mondiali per affermare l’identità delle nostre imprese. Il ciclo meet at home, con una serie sistematica di invitation eccellenti a Torino, servirà a favorire un percorso B2B a tutti gli Associati. Occorre portare a Torino gruppi come GE, Walmart, Volkswagen, Microsoft, Samsung, JCB, KIA e molti altri, e poi creare un super Consorzio per l’attrazione degli investimenti con la partecipazione degli Istituti bancari del Territorio, il coinvolgimento dei Sindaci, della Regione, della Città Metropolitana, della Città, delle Fondazioni Bancarie e del Politecnico di Torino”. A questo punto, pensiamo proprio che i presupposti stilati chiaramente nel suo programma di idee da apportare per il futuro dell’Unione Industriale di Torino, rappresentino per Enrico Maria Rosso un buon viatico verso la poltrona di Presidente.

Salvino Cavallaro

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