SICUREZZA, CATALFAMO PRESENTA INTERROGAZIONE ALL’ARS: “QUALCUNO PENSI A TUTELARE GLI AGENTI PENITENZIARI IN SICILIA”

“Davanti all’impasse creato dal governo nazionale, abbiamo voluto dar voce agli agenti penitenziari siciliani”
dichiara l’On. Antonio Catalfamo, capogruppo all’Ars per la Lega, il quale ha depositato una interrogazione inerente la sicurezza dei lavoratori penitenziari.

Dalla seconda decade de mese di maggio sono ripresi i colloqui “visivi” tra detenuti e familiari di cui agli artt.18 legge 354/75 e37 del Dpr.230/2000, con il contestuale aumento degli ingressi di persone all’interno delle strutture penitenziarie, sia esse per adulti che per minori, fermo restando che a breve pare inizieranno i corsi professionali e le scuole, quindi ulteriori movimentazioni dall’esterno all’interno e viceversa.

“Cogliamo le preoccupazioni dei lavoratori e dei sindacati – ha aggiunto Catalfamo – perché sono aumentati i contagi di coronavirus e le strutture carcerarie siciliane sono già sovraffollate e presentano serie criticità sul tema della sicurezza igienica e lavorativa. Abbiamo quindi chiesto al Presidente Musumeci e all’Assessore Razza di effettuare un monitoraggio quotidiano, oltre alla misura costante della temperatura, test sierologici e tamponi, per verificare l’esistenza di eventuali contagi in atto e scongiurare, visto il temuto pericolo, l’eventuale diffondersi senza controllo del virus che potrebbe avere gravi ripercussioni in tutta la comunità, oltre i lavoratori e i detenuti stessi.”

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