Beh, non c’è proprio che dire. Le sorelle Lo Vano, Rosetta e Graziella, appartengono certamente a quelle famiglie il cui DNA è rappresentato dal seme sempre vivo di cultura, creazione e arte significata in tutte le sue più alte espressioni culturali. Non abbiamo fatto in tempo a recensire l’ultima fatica letteraria di successo della scrittrice Graziella Lo Vano intitolata “La laguna taceva”, che già andiamo a commentare il premio Mare Nostrum Mediterraneo ricevuto dalla sorella Rosetta nella sezione Racconti Brevi. Direttamente da Milazzo, tra le pareti di casa Lo Vano che trasudano di arte, pitture dai colori variopinti e svariati temi culturali, pensiamo nasca il racconto di Rosetta intitolato: “Sole Mediterraneo”. Conoscendo l’artista, la sua sensibilità artistica e la qualità nell’interpretare attraverso i pensieri, i suoi pennelli e l’impareggiabile passione per qualcosa che nasce da dentro l’anima che delizia gli amanti di questo particolare settore artistico, siamo certi che il “Sole Mediterraneo” racchiuda tutta l’essenza siciliana di ciò che arde da sempre nel cuore di una terra tanto amata e forse troppo poco considerata nel suo immenso bagaglio storico – culturale e paesaggistico. D’altra parte, il sole mediterraneo immenso di luminosità e calore è l’emblema di quel sud dell’Italia che ne raccoglie tutte le caratteristiche della gente che vive il quotidiano pieno di iniquità politiche e sociali di un Paese sempre alle prese con problemi mai risolti e, semmai, acuiti nel tempo. Ma l’orgoglio del Mediterraneo e della sua gente è impareggiabile nell’orgoglio che racchiude tutto il vanto di essere nati là dove il Sole resta il senso del vivere. Ecco, pensiamo proprio che la giuria di Mare Nostrum Mediterraneo abbia individuato tra le righe scritte da Rosetta Lo Vano, il senso vero del custode di una terra del Sud che amiamo al di là di ogni cosa. Da sempre. Per sempre.
Salvino Cavallaro