Covid, da mix di varianti nuova mutazione in Italia: la scoperta

In Italia c’è una nuova mutazione del coronavirus ed è un mix di due varianti. La scoperta è stata fatta dal laboratorio Cerba HealthCare di Milano dalla task force coordinata dal virologo Francesco Broccolo, dell’Università degli studi Milano Bicocca. La prima volta, a inizio marzo, la variante era stata individuata in una donna della provincia di Novara.

Il gruppo di ricerca milanese, guidato dal dottor Francesco Broccolo, ha completato il sequenziamento totale della mutazione “speciale” in collaborazione con Massimo Zollo del Ceinge di Napoli. Il genoma è stato depositato sulle due principali banche dati internazionali, PubMed e Gisaid.

“Grazie a metodi di ‘advanced molecular Diagnostic’ portati avanti nel laboratorio Cerba HealthCare, l’équipe di Francesco Broccolo aveva osservato all’inizio di marzo una combinazione di mutazioni mai riscontrate prima – ha fatto sapere in una nota il Cerba HealthCare Italia – che comprende caratteristiche delle varianti nigeriana e inglese”.

“Il risultato del sequenziamento dell’intero genoma ha confermato che si tratta di una nuova variante” che, al momento, “non sembra essere più contagiosa o più letale rispetto alle altre varianti del virus Sars-Cov-2 conosciute”, hanno sottolineato gli scienziati.

In merito alla composizione della nuova mutazione “speciale”, il virologo Francesco Broccolo ha precisato all’Adnkronos: “Questa variante è risultata per l’80% uguale a quella nigeriana e per il 20% a quella inglese“.

“Non è noto il meccanismo con cui si è costituita questa combinazione di mutazioni già viste ma ciò che abbiamo rilevato è che manca la mutazione 501, che è quella che rende la variante inglese più trasmissibile – ha concluso -. Ciò fa ipotizzare che non sia né più contagiosa né più letale delle altre”.

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