Po’ ittari sangu”, la commedia esilarante che ha riempito l’Atrio del Carmine in ogni suo posto disponibile.

E’ stata una serata di grande successo teatrale. Possiamo dire Buona la prima visto il numeroso riscontro di pubblico che alla prima serata ha assistito alla commedia intitolata Po’ ittari sangu proposta dalla Compagnia Milazzo 2010 capitanata da Vincenzo Cannistrà che della commedia è regista insieme a Salvatore Torre e attore principale. La commedia teatrale tratta liberamente dall’opera di Eduardo De Filippo “Non ti pago” è stata tradotta e ideata insiciliano (milazzese) da Salvatore Torre. Ambientata negli anni ’40 vede uno sfortunato padre di famiglia, tale Don Francesco, alle prese con la sua avidità alla ricerca di una vincita al lotto che mai riesce ad arrivare contrapposta a quella di un fortunato ragazzo di nome Mario Bartolini. Le vicende dei due personaggi si intersecano alle rispettive famiglie e creano una esilarante commedia. In tutto questo testo classico napoletano riproposto in siciliano, c’è la mano e la pluriennale esperienza di Vincenzo Cannistrà, noto personaggio milazzese molto amato dal pubblico del teatro amatoriale per la capacità con il quale riesce sempre a raggiungere con il pubblico quell’empatia che resta l’elemento fondamentale, tra chi sta sul palco e chi segue in platea le vicende artistiche dettate dalle varie recitazioni. E lui, Vincenzo Cannistrà, a Milazzo resta sempre uno dei più richiesti di questo tipo di spettacolo spensierato e dai mille aspetti esilaranti che sintrecciano anche all’abilità far partecipare il pubblico con rinnovato interesse. E non è un caso che ieri, 11 agosto 2022, l’Atrio del Carmine si sia riempito in ogni suo posto disponibile,raccogliendo risate a crepapelle e applausi a scena aperta. In fondo è questo che resta al mondo amatoriale del teatro, ed è la risposta del pubblico, così come avviene anche per i professionisti dello spettacolo che del pubblico ne fanno l’essenza principale, il senso del portare avanti un sogno che per alcuni è un vero e proprio lavoro e per altri qualcosa che si sintetizza in tanta passione. La stessa passione messa in atto da molti anni per il teatro da parte di Vincenzo Cannistrà, che non demorde mai, ma, al contrario, diventa come il vino: più invecchia e più diventa buono. Gradita è stata la presenza dell’Assessore ai Beni Culturali Francesco Alesci, il quale ha portato sul palco dell’Atrio del Carmine i saluti del Sindaco Giuseppe Midili che per lavoro non è potuto essere presente.

Salvino Cavallaro

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