In Italia 62% differenziata, Veneto al top, Sicilia in coda

Tutti i dati sulla raccolta differenziata In Italia: dal vetro alla carta, dalla plastica all’alluminio, fino all’acciaio, al legno e al compostabile; tutto in un unico ‘contenitorè in grado di fornire una
fotografia aggiornata dell’impegno dei Comuni nella raccolta differenziata, con tanto di corrispettivi economici a copertura dei maggiori oneri: questo l’identikit di ‘Open’, il portale realizzato da Anci e Conai nell’ambito dell’Accordo 2020-2024, presentato oggi insieme all’XI rapporto 2020 sulla raccolta differenziata e il riciclo.
«Puntiamo a rendere trasparenti e accessibili al pubblico – ha spiegato il presidente del Consiglio nazionale Anci Enzo Bianco – tutte le informazioni relative alle raccolte differenziate e ai corrispettivi erogati dai Consorzi di filiera, coerentemente con le più moderne regolamentazioni sull’accesso universale alle informazioni ambientali». In generale, da quanto emerge dallo
studio, nel 2020 sono state migliorate le performance di raccolta differenziata di quasi tutte le Regioni italiane, specie quelle del Sud, con un dato medio complessivo di circa il 62% di differenziata. Significativi avanzamenti anche per i quantitativi gestiti all’interno dell’accordo Anci-Conai, con quasi 7 milioni di tonnellate di imballaggi di carta, plastica, vetro, metalli e legno. Secondo lo studio nel 2020 il Veneto, seguito a ruota da Sardegna e Lombardia, ha guidato la classifica sulla raccolta differenziata e il riciclo grazie a un 76% di differenziata, archiviando un 3% di incremento per quantità nel periodo 2016-2020. La Sardegna ha chiuso l’anno con un 74% di raccolta (+13,9%) mentre la Lombardia si è attestata al 73% (+4,8%). In coda la Sicilia (42,2% e un incremento nel quinquennio 2016-2020 del 26,8%), in compagnia della Calabria (48% e +14,8%) e del Lazio (51,8% e +9,5%).
Nel complesso la percentuale di raccolta differenziata nel 2020, l’anno del Covid, ha raggiunto il 63%, facendo segnare un incremento del 10,3% rispetto al periodo 2016-2020. Rilevante il dato sulla produzione pro capite di rifiuti urbani: 486,5 kg, a fronte di un ammontare complessivo nazionale di 28,8 milioni di tonnellate, di cui 18,1 differenziati. Sul complesso dei rifiuti
riconosciuti dai Consorzi di filiera Conai svetta il 57% di raccolta della plastica, che insieme a carta e vetro rappresenta il 95% di tutti i corrispettivi erogati. Tuttavia la filiera che ha registrato il maggiore incremento, rispetto al 2019, è stata quella degli imballaggi di carta (+28,3%), seguita da quella dell’acciaio (+6,1%).

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