Caravaggio la vita e la morte; una riflessione dell’architetto Nino Principato

Un’occasione per “rivisitare” le opere del Caravaggio, per far emergere l’essere ribelle che lo dominava e che li portava a scegliere, quali muse ispiratrici, gente povera ladri, gente ai margini. E lo farà l’architetto Nino Principato il 25 novembre, a Santa Maria Alemanna, con la collaborazione di Gas, una collettiva d’arte indipendente che dipingerà riproducendo in maniera meticolosa alcune opere di Caravaggio. Un modo per lanciare un messaggio provocatorio da parte di Gas, che seppur attenendosi alle opere del Maestro Caravaggio, li renderà attuali. Sempre nella stessa serata sarà presente il Teatro degli Esoscheletri, un viaggio là dove “niente è come sembra”, come recita il titolo completo. E anche, prepotentemente, una rivalsa del teatro vivo sulle assenze, le solitudini, le distanze di questi ultimi anni. E poi ancora, sarà presentato il libro “Border in osmosi all’universo”, di Noemi Giacobbe che rivede con gli occhi di un ragazzo, varie fasi della sua vita, oltre ad una riflessione sullo scopo dell’uomo sulla terra.

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