Giuseppe Ruggeri a Palazzo D’Amico per presentare il suo libro di poesie

Ieri sera, a Milazzo, nell’accogliente salone del Palazzo D’Amico, si è fatta la prima presentazione del primo libro di poesie di Giuseppe Ruggeri, Figli del vento, pubblicato a Torino da Genesi Editrice e accolto tra i candidati al Premio Strega 2023: è, peraltro, la prima volta, in assoluto, che tre scrittori messinesi – insieme con Giuseppe Ruggeri, il poeta Lelio Bonaccorso e il romanziere Francesco Musolino – sono candidati al Premio Strega; magari fosse il segno di un rinascimento messinese (non solo letteraio), dopo tanto sonno.

Il Dott. Attilio Andriolo, presidente dell’Associazione Culturale “Teseo” che ha organizzato l’evento, ha presentato, con pregevole sintesi, il poeta a un pubblico molto attento, dando quindi la parola al Dott. Saro Grasso, che con voce suadente e partecipe, ha offerto agli astanti un primo, sonoro saggio dei versi inconfondibilidel poeta.

Il Prof. Giuseppe Rando ha quindi inserito, con inusuale-coinvolgente chiarezza espositiva,l’opera di Giuseppe Ruggeri nel contesto post ideologico e neo spiritualistico della poesia contemporanea, evidenziandone i legami impliciti con i poeti postermetici della seconda metà del Novecento, e accennando parimenti alla scaltrita tecnica compositiva dello stesso, che rifugge sia da certo ribellismo anarcoide (di stampo frammentistico) sia dalla sciatteria giornalistica, dilaganti nell’affollato panorama della lirica contemporanea, pur tenendosi sempre ad alti livelli di leggibilità e di musicalità.

Il famoso critico ha, quindi, sottolineato come lapoesia del poeta messinese proceda tra gli opposti di luce e ombra, di bene e male, di essere e non essere, lasciando sempre intravedere traguardi di luce, di armonia, di pace, di amore, di solidarietàtra deboli, pur nella consapevolezza del limite ontologico, della fragilità intrinseca dell’uomo: solo «il vento», per sue imperscrutabili vie, consente – a chi miracolosamente ne avverta il soffio salvifico – di non perdersi nel nulla.

Dopo una nuova, seguitissima performance del dott. Grasso, eccellente attore invero, è intervenuta la Prof.ssa Maria Lizzio che ha offerto una puntuale, rigorosa lettura di alcune stupende poesie del Messinese, mostrando una profonda immedesimazione nei testi ma anche una convincente interpretazione degli stessi. Di fatto, la professoressa ha offerto al pubblico, con estrema proprietà di linguaggio e con il piglio autentico di un critico raffinato, attestati concreti della nuova, originale poesia di Giuseppe Ruggeri.

La serata si è chiusa con la lettura di una stupenda lirica del Nostro.

Attilio Andriolo

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