Tutto sarebbe bello se nel calcio ci fossero tante figure come nonna Giuseppina, l’86enne tifosissima dell’Inter.

E sì, com’è strano questo calcio e quanto è pazzo nelle sue tante manifestazioni di tifoso smisurato ma attento al cuore, ai sentimenti, alla passione. Tu puoi fare il tifo per qualsiasi squadra ma ci sono persone come nonna Giuseppina, l’86enne innamorata da sempre della sua Inter che per la simpatia che infonde non può non essere tenera e fantasticamente simpatica, a prescindere dalla sua fede calcistica. Si chiama Giuseppina Tricarico la nonna più unica che ci sia nel mondo del calcio. Originaria di San Severo in provincia di Foggia, abita a Torino da 70 anni, ma quella passione incarnata per l’Inter non si è mai affievolita negli anni, anzi si è rafforzata ancor di più, affezionandosi sempre ai vari giocatori dell’Inter che si sono susseguiti nelle tante generazioni di calciatori nerazzurri. Da Facchetti a Mazzola, Matthaus, Javier Zanetti, Riccardo Ferri, fino ad arrivare a Barella, il suo giocatore preferito dell’Inter, anche se nonna Giuseppina precisa che adora tutti i giocatori della sua amatissima Inter tranne uno: Correa. Che spettacolo vederla allo stadio, che meraviglia guardarla nel suo seguire la partita della sua squadra del cuore, mentre urla, applaude, si scatena come una ragazzina e abbraccia suo nipote Dennis che l’accompagna allo stadio, dopo che l’Inter ha segnato un gol. Incredibile vitalità di una nonna che insegna a vivere la passione del calcio con grande senso del rispetto verso i tifosi avversari: Il casino lo faccio io per prima” dice Giuseppina “ma non con gli altri tifosi, perché bisogna rispettare tutti. Lo faccio cantando per la mia squadra. L’avete visto? Mi metto una fascia nerazzurra in testa e via. Per me andare a San Siro è come stare in famiglia, condividere con i miei figli e i miei nipoti”. E poi c’è Javier Zanetti che l’ha invitata ad andare al Club dell’Inter – Mi sono emozionata come una bambina”. Da 33 anni è vedova, Mio marito era del Foggia, tifava per quella squadra di Zeman che faceva un ottimo calcio. Ma io sono sempre stata dell’Inter, simpatizzo per il Toro che è la mia seconda squadra, ma non per la Juve. Io sono contro la Juve e il Milan, anche se in famiglia ho dei nipoti che tifano per queste due squadre. Comunque guai a chi me li tocca. E quando qualcuno le chiede se in caso di finale di Champions League è pronta a seguire l’Inter anche a Istanbul, lei dice: “Mi piacerebbe, peccato che la Turchia è troppo lontana da noi. Ma per l’Inter quella sera ci sarò lo stesso a tifare in Piazza Duomo, dove sono sicura che metteranno un maxi schermo. Mi farò accompagnare da mio nipote Dennis”. Incredibile, a sentirla parlare c’è da restare senza fiato, disarmati per la vitalità che sprizza da ogni dove. Lunga vita nonna Giuseppina, grazie di insegnarci a vivere con la tua stessa simpatia quella passione per il calcio che troppe volte davvero trascende nell’inveire contro la squadra e i tifosi avversari. Tifare e gioire per la propria squadra del cuore, vuol dire anche vivere le proprie emozioni senza offendere gli altri.

Salvino Cavallaro  

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