La Compagnia Teatrale Milazzo 2010 di Vincenzo Cannistra’, si è esibita con successo All’Atrio del Carmine.

Il 22 e il 23 Agosto 2023, Milazzo delle Compagnie Teatrali dei dilettanti ha proposto “U Jaddu Persi I Pinni”, una commedia brillante in tre atti di Luzzu Maugeri e la partecipazione straordinaria di Stefano Impallomeni. La cabina di regia di Vincenzo Cannistra’ e gli interpreti, Sergio Lupo, Nunziella La Malfa, Maicol Mandanici, Mary Valentino, Rosalba Ocera, Pippo Scolaro, Emanuele Mastroieni, Tindaro Marchese e Vincenzo Cannistra’, hanno dato prova del loro rinnovato entusiasmo che il pubblico ha gradito e apprezzato attraverso applausi e risate. E pensare che questo spettacolo sembrava che fino all’ultimo momento non si potesse fare per un ritardo nella preparazione delle prove. E quando gli affezionati allo spettacolo di Cannistra’ l’hanno saputo, hanno insistito affinché si potesse vedere in una sera d’estate dal sapore leggero, in cui la risata garantita da sempre da Vincenzo Cannistra’ e gli interpreti della Compagnia Teatrale Milazzo 2010, sono la garanzia di divertimento. Così come in questo “U Jaddu Persi I Pinni” in cui la storia di un uomo che in tarda età voleva sposarsi con una ragazza molto giovane, con la quale aveva intrapreso una relazione epistolare, ha tenuto banco per tutti i tre atti. Ma in realtà, le lettere erano state scritte dalla zia di questa ragazza. Dopo tutta una serie di equivoci e segreti, tutto si è risolto nel migliore dei modi. Dunque, una serata spensierata e di vero divertimento, che Vincenzo Cannistra’ ha regalato ai suoi affezionati fan milazzesi, che ormai da tanti anni gradiscono piacevolmente il suo spettacolo fatto di battute che fanno scaturire risate a crepapelle, anche se pochi sanno che Vincenzo Cannistra’ ha anche qualità recitative adatte al teatro impegnato. Ma da lui ci si aspetta sempre la risata. D’altra parte è legittimo pensare che in una calda serata estiva la gente abbia voglia di fresca spensieratezza e “U Jaddu Persi I Pinni” è stato ciò che il pubblico voleva.

Salvino Cavallaro

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