Inter, creatura di Simone Inzaghi

4 gol di Lautaro, fuori casa contro la Salernitana, un gol vincente di Marcus Thuram contro il Benfica in Champions League, e l’Inter, che poteva segnare almeno altri 4 gol, dimostra di essere in salute fisica e mentale. Il secondo tempo visto contro i portoghesi ci ha fatto godere un calcio vero, arrembante, offensivo, aggressivo, concettualmente preparato a sviluppare trame di gioco precise e capaci di unire in maniera corta la difesa, il centrocampo e l’attacco. L’Inter di oggi fa calcio, diverte gli appassionati di football vero e, soprattutto, si rende concettualmente sicura di sapere sviluppare a memoria i dettami di mister Inzaghi. Sì, proprio lui, il tanto criticato allenatore nerazzurro che l’anno scorso qualcuno aveva pure detto che sarebbe stato meglio sostituirlo per i suoi continui sbagli nei cambi a partita in corso. Ma mister Inzaghi, continuando imperterrito con il suo schema 3-5-2 che non ha mai cambiato e ne mai lo farà, ha continuato per la sua strada nella convinzione che prima o poi i risultati della sua Inter capace di vincere e sviluppare un bel gioco, avrebbe messo a tacere tutti. E così sta succedendo in un campionato in cui tra luci e ombre soltanto Milan e Napoli stanno in qualche modo dando tentativi di calcio che fa vittorie e divertimento. E mentre la Juve annoia terribilmente, l’Inter appassiona chi mette da parte antipatie, ruggini e antichi rancori che non si cancelleranno mai, per far posto alla voglia di vedere spettacolo di calcio vero, moderno, fatto di gol, corsa, geometrie e ripartenze poderose. Ma la vera forza dell’Inter di Simone Inzaghi sta nel suo centrocampo a cinque, dove spiccano alla grande i Barella, i Calhanoglu, i Mkhitaryan e la spinta offensiva degli esterni Dumfries e quel Dimarco che resta in ogni partita la spina nel fianco per ogni difesa avversaria. Il risultato è presto fatto per le due punte Lautaro e Thuram, che in attacco godono di questa organizzazione di gioco di squadra capace di enfatizzare le loro caratteristiche tecniche. E’ davvero una bella Inter il cui timoniere, Simone Inzaghi, si fregia anche di avere un parco giocatori tali da essere adatti al suo credo calcistico. Tutto questo, grazie anche alla società che pur non trovandosi in grandi facoltà finanziarie emerse dal suo bilancio, riesce grazie a una oculata gestione a proporre sempre una squadra competitiva in Campionato e in Champions. Dunque, diamo merito a Simone Inzaghi e ai suoi ragazzi di avere capito che il gioco del calcio è divertimento e le vittorie sono il risultato del gran lavoro fisico e mentale, sostenuto durante gli allenamenti settimanali. Per questo diciamo, non da oggi, che a nostro parere l’Inter con Simone Inzaghi è pronta a continuare un ciclo di conquiste di trofei.

Salvino Cavallaro    

Articoli consigliati