“Nitrato d’argento” al Teatro Massimo di Palermo

È in scena in questi giorni al Teatro Al Massimo di Palermo “Nitrato d’ Argento”, una produzione dello stesso Teatro Al Massimo, con la direzione artistica del Maestro Aldo Morgante e la regia di Marco Simeoli.
L’ appuntamento con Marco Simeoli, regista e protagonista dello spettacolo, la brava Elena D’ Angelo e il brillante Cesare Biondolillo, è divenuto ormai da diversi anni un attesissimo appuntamento per il pubblico palermitano.
Lo spettacolo proposto quest’anno rivela tutta la grande bellezza del Teatro e del Cinema al quale è dedicato e Marco Simeoli si conferma grande mattatore che si presenta al suo pubblico sempre con rinnovata forza scenica. “Nitrato d’ Argento” corre sul filo della storia del Cinematografo, visto e narrato a Totò, impersonato dal piccolo e promettente Tommaso Calvaruso di soli 5 anni, che ci porta alla mente il piccolo attore di Nuovo Cinema Paradiso e, con i suoi occhi grandi, le scene in bianco e nero e alcune inquadrature, ci riconduce esplicitamente al capolavoro di Tornatore.
Sin dall’ inizio è la Musica a creare le splendide atmosfere del Cinema e dell’ Avanspettacolo, con la “Women Orchestra” composta unicamente da elementi femminili e diretta dalla pregevole bacchetta di Alessandra Pipitone.
Il titolo dello spettacolo “Nitrato d’ Argento” è strettamente collegato al cinematografo ed è quella sostanza che veniva spalmata sulle pellicole per agevolare il processo di fissaggio delle immagini. Ma qui si narra anche la storia del Cine Teatro Massimo ed è un tuffo nella memoria e nel ricordo di momenti indimenticabili come quello del 20 novembre 1992 con il grande e indimenticabile Gigi Proietti su quello stesso palcoscenico. Ed è tutto un susseguirsi di emozioni, mentre sul palco si avvicendano le scene, le atmosfere e le canzoni dei film più belli della storia del Cinema, che suscitano negli spettatori grandi suggestioni. E la bellezza ha inizio con Hello Dolly, il film di Gene Kelly del 1969, basato sull’omonimo musical di Broadway. Tutto sulla scena si colora d’ argento, l’ abito dell’ affascinante e vivace Dolly-Elena D’ Angelo e quelli delle ballerine del Balletto del Teatro Al Massimo, che indossano mini abiti bianco-argento e grandi cappelli con lunghe frange argento, muovendosi con grande eleganza.
Tutte le coreografie dello spettacolo sono state mirabilmente curate da Stefania Cotroneo che, appassionata e luminosa, ha danzato con i ballerini del Balletto del Teatro Al Massimo per tutta la durata dello spettacolo, su quello stesso palcoscenico che ha calcato a 17 anni come ballerina e al quale è innegabilmente molto legata, mostrandosi oggi ballerina e coreografa più brava che mai.
Suggestivo il quadro dedicato a “L’ amore è una cosa meravigliosa” l’ indimenticabile film del 1945 diretto da Henry King, con William Holden e Jennifer Jones, che dona grandi emozioni quando Elena D’ Angelo canta “Si questo amore è splendido è la cosa più preziosa che possa esistere…” A sottolineare la bellezza senza tempo di questa canzone, un romantico bellissimo passo a due, danzato da Francesco Russo e Stefania Cotroneo, che con grande espressività simboleggia l’ anima della protagonista.
Si cambia poi registro ed è il turno di “Che notte quella notte”, noto brano di Fred Buscaglione abilmente interpretato da Cesare Biondolillo con Stefania Cotroneo. Al termine l’ atmosfera cambia e il palcoscenico riluce di rosa e d’ oro mentre sul ledwall scorrono le scene originali de “Il Mago di Oz” con Judy Garland che canta “Over the rainbow”. Molto suggestivo il quadro con le ballerine che danzano come creature fantastiche avvolte da un delicato arcobaleno di luci mentre Elena D’ Angelo canta la bellissima canzone indossando, con la consueta eleganza, un mantello luccicante.
A chiudere il primo tempo un medley di canzoni tratte da “Mary Poppins” e in scena ancora i bravi ballerini del Balletto del Teatro al Massimo con Stefania Cotroneo, che danzano i brani più famosi della colonna sonora del classico Disney: Cam caminì,
Supercalifragilistichespiralidoso e Un poco di zucchero, mostrando bravura e versatilità.
All’ inizio del II tempo riappaiono sul maxischermo Marco Simeoli e il piccolo Totò che dialogano. Simeoli, emozionando i presenti, spiega al bambino cosa sia il cinema e che dentro quel lenzuolo bianco c’ è la vita, la vita così come dovrebbe essere per tutti, bella e felice.
È poi il momento della sceneggiata napoletana, con il pezzo di Mario Merola “Cinematografo” su testo di E.A.Mario, una storia fatta di toni drammatici e varianti comiche.
Tratta poi dal film Profumo di Donna “Por una cabeza” il bellissimo tango nel quale Stefania Cotroneo in un pas de trois con Francesco Russo e Achille Smeraldi mostra ancora la sua competenza nella Danza, imponendosi sulla scena e affrontando con nochalance e grande padronanza della tecnica non facili passaggi e impegnative prese coreografiche.
È poi il momento dell’ omaggio a uno dei più grandi compositori del 900: Ennio Morricone, nel quale la Women Orchestra suona mirabilmente mentre Elena D’ Angelo canta con la sua splendida voce.
Per alcuni emozionanti minuti sul maxischermo si susseguono i baci più belli e famosi del Cinema e poi le più belle scene tratte da film noti.
Torna poi con la consueta verve Cesare Biondolillo che si esibisce insieme al balletto in “Voglio vivere così”.
L’ ultima parte dello spettacolo è dedicata a La Traviata, che tantissimi spunti ha dato al Cinema. Un quadro danzato dal Balletto del Teatro Al Massimo è dedicato al film Pretty Woman nel quale la Traviata è richiamata. Esilarante poi la scenetta comica in cui Marco Simeoli interpreta Armando Duvall, ruolo che era del suo Maestro Gigi Proietti, mentre Biondolillo impersona Spartaco e Elena D’ Angelo la moglie fedifraga.
Ebbene, lo sketch in cui Gigi Proietti era il Conte Armando Duval de “La signora delle Camelie” al quale vengono suggerite le battute da Spartaco, ma vengono ripetute sbagliando e suscitando ilarità è proprio quello che è stato portato da Gigi Proietti al Teatro Al Massimo 30 anni fa.
Lo spettacolo raggiunge l’ apice con “Libiam ne’ lieti calici” interpretato da Elena d’ Angelo ed un meraviglioso valzer danzato dai ballerini con grazia ed eleganza, sino al brindisi finale dei protagonisti sotto una pioggia di petali di rosa.
In conclusione tanti applausi sentiti e prolungati e, il piccolo Tommy-Totò che chiamato sul palco, alla domanda di Simeoli “Che storia è stata quella raccontata? “ risponde con prontezza e grande spontaneità “Una storia d’ Amore!”, dimostrando di aver colto il messaggio che questo spettacolo vuole trasmettere. Un messaggio d’ amore e passione nei confronti del Teatro e del Cinema, un messaggio di rispetto del passato, trasfuso in uno spettacolo che si snoda sul filo della memoria e del ricordo. Un messaggio che è anche quello di passione, coraggio e amore infinito del Maestro Aldo Morgante nei confronti del Teatro, messaggio consacrato da Marco Simeoli nella sua stupefacente regia e consegnato, senza filtri, al suo pubblico che lo ama.
Oltre ai bravi ballerini del Balletto del Teatro Al Massimo di Palermo Stefania Cotroneo, Francesco Russo, Achille Smeraldi, Giada Minissale, Paola Saribas, Simona Erta, Viviana Buzzotta e Martina Russo, meritano di esser menzionati Maria Teresa Augugliaro per la perfetta direzione organizzativa, Fabrizio Buttiglieri per i bellissimi costumi, Antonello Capodici per la consulenza artistica.
Le repliche dello spettacolo, davvero imperdibile, saranno ancora 22 e 23 novembre alle 17:15, e 24 e 25 novembre alle 21.15.

Ester Isaja

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