Quell’8 dicembre del ‘78 davanti all’altare di Dio

L’8 Dicembre non è solo la festa importante dell’Immacolata Concezione, perché per me e Rosa è anche l’anniversario del nostro matrimonio. 45 anni sono trascorsi veloci come un soffio di vento e si ripete annualmente come l’appuntamento al giorno che segue il mio compleanno. È un film che rivedo sempre con piacere, anche se la testimonianza del tempo che fugge via inesorabile lascia in me un inevitabile stato di romantico, dolce pensiero di ciò che è stato e grazie a Dio è ancora. Ognuno di noi ha la sua storia personale da raccontare, da ricordare in percorsi di vita che si snodano tra salite, talora anche ripide, cadute improvvise e rialzate magari a fatica, ma sempre consapevoli di avere comunque fatto un’esperienza tale da crescere sotto l’aspetto formativo e umano. Sempre insieme, sempre in due, con la crescita della famiglia, dei figli, con i problemi del lavoro, con i pensieri che spesso ti hanno tolto il sonno quando hai pensato al mutuo da pagare, alle bollette e al legittimo desiderio di condurre una vita dignitosa, con l’impegno di fare studiare i figli e dare loro un avvenire. E così sono passati i giorni, le settimane, i mesi e gli anni in cui questo appuntamento con il mio compleanno e l’anniversario di matrimonio, hanno allontanato dal punto di vista temporale – ma mai affettivo – quell’8 Dicembre del ’78 in cui si apriva davanti a noi la vita insieme. Tanti propositi di unirsi nella buona e nella cattiva sorte, che rivisti oggi sanno di antico, di sorpassato, di non più realmente possibile da mantenere se non in una sola ed evanescente veste romantica. Può darsi che il frutto della vita moderna, sempre così frenetica e incapace di fermarsi un attimo per riflettere, abbia cambiato tutti noi nella sostanza della nostra interiorità, respingendo vigorosamente i sentimenti e quei valori umani che restano l’essenza della vita. Dopo tanti anni insieme puoi invece capire l’importanza della condivisione, che attraverso l’amore si manifesta nella forza di lottare per raggiungere sogni e obiettivi da raggiungere. Certo, non è sempre tutto miele e cannella, ma è proprio lì che devi dare significato alla tua esistenza. Sono pensieri, sono riflessioni che mi giungono come flash di tante cose fatte insieme e che il tempo trascorso contribuisce a rendere ancor più vividi invece che opacizzati. La mia, anzi la nostra, è una storia di vita come tante. La narrazione di un percorso in cui rivedo momenti belli e altri difficili per tanti motivi, ma che rifarei senza pensarci un attimo. Fino alla fine. Fino a che Dio vorrà!
Salvino Cavallaro

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