E’ la settimana che porta al confronto scudetto tra Inter e Juventus, ma per favore evitiamo titoli insidiosi e roboanti.

Il derby d’Italia non ha bisogno di essere mediaticamente caricato di antiche ruggini e veleni che storicamente hanno caratterizzato gli incontri tra queste due squadre, due società, due tifoserie che si guardano in cagnesco già da sempre, specie in questo momento della stagione in cui sembra che la disputa della gara abbia il sapore di partita decisiva per lo scudetto. Intanto pensiamo che chiunque dovesse vincere o perdere questo incontro non deve pensare d’avere già conquistato lo scudetto e neanche di averlo perso, per il semplice fatto che per la fine del campionato si devono disputare ancora tante partite, oltre quelle di Champions per l’Inter e la Coppa Italia per la Juventus. Detto questo, ci sembra che non sia il caso di scrivere titoli come: Juve pronta alla battaglia contro l’Interoppure mettere in risalto ciò che ha detto Spalletti: “Inter Juve? Partita che fa sangue” – no, questo non va bene!anche perché il significato di questa frase detta velocemente dal C.T. azzurro è comunque più traducibile in qualcosa di meno provocatorio e di significato più adrenalinico su un incontro che sportivamente parlando è atteso da tutti gli amanti di calcio. Il sale su questo derby d’Italia è già stato messo da tanti anni, per cui ci dissociamo da titoli di questo genere che riteniamo insidiosi nell’agitare oltremodo un’attesa che è già carica di per sé di grandi motivazioni, senza il bisogno di esasperare gli animi che ansiosamente attendono questa partita da tanti mesi. Il fatto che in questo momento la classifica dica che l’Inter è prima in classifica con 54 punti con un solo punto di vantaggio sulla Juventus e una partita ancora da giocare contro l’Atalanta, significa e non significa nulla allo stesso tempo, proprio per quanto abbiamo detto pocanzi sul prosieguo ancora lungo del campionato che, come sempre avviene, darà meglio le sue indicazioni più attendibili in primavera. Per questo motivo è affascinante non rovinare una bellissima attesa che deve essere vissuta con entusiasmo, con i sani sfottò, con quel grado di antagonismo che ci sta solo se vissuto con la preparazione mentale di volere assistere a un match e gustarselo fino in fondo. Ciascuno con la propria fede, con la propria bandiera, con i propri colori, ciascuno con la propria dose di volere vincere senza odio, senza pericolose fiammelle, anche verbali, capaci di incendiare gli animi già eccitati. Una partita di calcio deve essere vissuta come un momento di passione, di emozione per un gol fatto o la delusione per una rete subita. E’ il calcio, è vivere l’attesa con quell’ansia di un incontro importante che poi magari sul campo delude tutti per mancanza di spettacolarità di gioco e armonia di azioni che vengono soffocati da continui falli, gioco scorretto e polemiche contro l’arbitro, gli assistenti e il Var. E allora viviamo questa attesa di Inter – Juventus con la giusta adrenalina e quella piacevole curiosità che forse, è pure più bella della partita stessa.

Salvino Cavallaro    

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