Thiago Motta, “Lascio l’amore, la mia ambizione, la passione”.

Ascoltando Thiago Motta, nuovo allenatore della Juventus, non si fa fatica a scoprire di lui il tratto di un uomo che ha grandi doti di comunicazione. Piace quel suo modo di porsi, quel suo rispondere davanti alle telecamere in maniera garbata, educata, quasi fosse grato di essere intervistato e di avere l’opportunità di esprimere il proprio credo calcistico, attraverso pensieri e parole che sfociano poi sull’umano sentire. Tutto ciò si avverte in maniera spiccata anche quando, in diretta, attende la domanda del giornalista, dando il giusto valore al rispetto dei ruoli in un momento di lavoro che accomuna l’intervistatore all’intervistato. Non sono semplici dettagli, ma una profonda attenzione verso l’uomo – allenatore, per dire che Thiago Motta è l’allenatore giusto per la Juventus. Con la nuova dirigenza composta da Giuntoli con a capo Elkann, la Juventus sta cercando di risalire la china, riparando ad alcuni macroscopici errori di valutazione, fatti nel recente passato. Ci riferiamo, soprattutto, al tempo in cui si fece sfuggire l’opportunità di ingaggiare Simone Inzaghi, ritenendolo, per inesperienza, inadatto ad allenare la Juve di Cristiano Ronaldo, costruita per vincere la Champions League. Mai errore fu più marchiano, e oggi, con il senno di poi, si riflette come avere affidato la squadra a Maurizio Sarri (che ha pur vinto lo scudetto) non diede i risultati di gioco e spettacolo Juve che tutti si aspettavano dopo il primo “corto muso” di Max Allegri. L’errore fu anche dato dal fatto che si diede a Sarri una squadra già fatta, ma non con le caratteristiche tecniche capaci di sposare quella filosofia tattica di Sarri che diede spettacolo a Napoli. Ma questa è un’altra storia. Trascorsi di un recente passato che devono essere presi in considerazione per non incorrere più sugli sbagli fatti precedentemente. Oggi, la Juventus ha voglia di risorgere dalle ceneri e lo sta facendo con acume e senza troppi squilli di tromba. Al momento si sa che il nuovo allenatore sarà Thiago Motta. Adesso si proceda a creare intorno a lui una squadra adatta a costruire ciò che egli ha saputo fare a Bologna. Ora il tecnico giusto c’è, mentre l’uomo, la capacità di sapere fare ottima comunicazione con stile ed eleganza, si intersecano bene allo stile Juventus. Si parte, dunque, con il piede giusto per ritornare a essere Juventus. Ma attenzione, lo si faccia con quella semplicità che traspare dagli occhi e dalle parole di Thiago Motta.
Salvino Cavallaro

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