Complice l’imminente campagna elettorale regionale (e forse nazionale) stiamo assistendo, con un crescendo rossiniano, ad una affollata competizione tra chi le spara più grosse. L’aeroporto il lunedì è tra Milazzo e Barcellona, mercoledì si è spostato a Monforte. Doveva essere a servizio del turismo, adesso sarà prevalentemente commerciale. Occuperà 1500 persone, no 5000, ma no 10.000, perchè sarà il cardine di un “hub intermodale incentrato sul porto di Milazzo per intercettare i grandi traffici marittimi che dall’Asia, attraverso il canale di Suez, arrivano a Rotterdam ” (Crocetta).Sconvolge l’impudenza e la faccia tosta di chi non ha mosso un dito per impedire che il porto di Milazzo fosse accorpato all’Autorità portuale di Gioia Tauro che, com’è noto, è il terminale di tutti i container che, per l’appunto, provengono dall’Asia. In virtù di cosa, presidente Crocetta, Gioia Tauro dovrebbe rinunciare ai suoi traffici in favore di un porto dell’ Autorità che presiede. Ed ancora, perchè le compagnie dovrebbero preferire Milazzo, se per andare al Rotterdam c’è da attraversare lo Stretto con ulteriore aggravio di costi.? Suvvia, dai governanti è lecito attendersi un pò più di serietà, non fosse altro perchè le loro promesse suscitano speranze in questa grande massa di disoccupati che sono i nostri giovani.
Un ultimo e più grave elemento di preoccupazione. In questa discussione proiettata sull’avvenire della nostra zona: è scomparso il risanamento delle aree inquinate e la prospettiva turistica, declinata in tutti i suoi segmenti (diporto, balneare, storico-architettonico, eno-gastronomico, paesaggistico, etc.). Auspico che i Sindaci ed i Consigli Comunali, in una ritrovata concertazione, riprendano a riflettere, con elementi di concretezza, sulle reali prospettive di sviluppo di questa area, che non possono che essere legate alle valenze sue proprie di un territorio,martoriato, ma pur sempre in grado di risollevarsi guardando in faccia il futuro possibile ed auspicabile.
Nino Nastasi
ex sindaco di Milazzo