TAORMINA, 26-27 maggio, G7, ovvero il forum informale tra sette nazioni altamente industrializzate: Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Stati Uniti. Al G7 prende parte il presidente della Commissione europea e il presidente del Consiglio europeo. Gli incontri iniziarono nella prima metà degli anni ’70, poco dopo il collasso degli accordi di Bretton Woods (sconfessati da Nixon). L’obiettivo era di coordinare assieme questioni monetarie ed economiche. Viene presieduto a rotazione e quest’anno tocca all’Italia.
Nel sito della Farnesina vengono elencati alcuni risultati: nel 2001 dopo il G8 di Genova fu creato il Fondo globale per la lotta contro aids, tubercolosi e malaria. Nel 2002 a Kananaskis (Canada) nacque l’associazione globale contro il proliferare di armi e materiali di distruzioni di massa. A L’Aquila nel 2009, fu creato il fondo per la sicurezza alimentare. L’Accountability Working Group, fondato nel 2009 sotto la presidenza italiana monitora il progressi degli impegni presi. Ogni tre anni viene pubblicato un report per garantire trasparenza. L’ultimo report è stato pubblicato dal Giappone nel 2016.
I precedenti italiani.
Dal primo gennaio l’Italia presiede il G7 e ospiterà il forum internazionale a Taormina. Finora l’Italia ha ospitato il summit internazionale cinque volte. Due volte a Venezia, nel 1980 e nel 1987. A Napoli nel 1994. A Genova nel 2001 e all’Aquila nel 2009. L’ultimo evento di portata internazionale di questo livello nel Messinese è stato nel 1955. Quando sullo Stretto si incontrarono i ministri degli esteri di Francia, Germania, Belgio, Lussemburgo, Olanda e Italia (Gaetano Martino) dove furono gettate le basi per la futura Comunità europea.
Giampaolo Petrungaro