Procede a grandi passi l’iter per l’avvio dei lavori del progetto di Riqualificazione e messa in sicurezza dell’asse viario dell’agglomerato industriale di Milazzo-Giammoro’. Il progetto esecutivo, inserito fra gli interventi infrastrutturali da realizzare nell’ambito del Patto per lo sviluppo della Città Metropolitana di Messina, è stato già approvato e attende solo la validazione del Rup per poi procedere entro l’anno con l’avvio delle gare per l’assegnazione degli appalti.
“Comprendiamo i disagi per la chiusura dell’asse viario, determinata da motivi di sicurezza – dicono dall’Ufficio periferico Irsap di Messina -, stiamo lavorando per avviare le opere di riqualificazione: entro la prossima settimana il progetto sarà validato dal Rup, conclusa la fase di approvazione amministrativa si potrà procedere, entro l’anno, all’assegnazione degli appalti finanziati con i fondi del Patto per il Sud gestiti dall’Ufficio Masterplan del Comune di Messina”.
Purtroppo nell’area industriale, sull’arteria principale che collega San Pier Niceto a Monforte Marina, permane, nonostante le bonifiche, lo stato di allarme per l’accumulo di rifiuti su almeno 10 siti diversi divenuti discariche abusive.
“I cinque comuni che ricadono sulla zona industriale effettuano la raccolta differenziata eppure la cattiva e insana abitudine di abbandonare rifiuti in zone non adibite è particolarmente diffusa, nonostante, per esempio, il comune di San Filippo del Mela abbia apposto una telecamera per la videosorveglianza e abbia anche fatto scattare delle multe a chi apponeva rifiuti abusivamente”. In relazione alla rimozione, “Sono i comuni ad avere la competenza e responsabilità delle azioni di raccolta, tenuto conto che le aziende insediate versano le tasse sui rifiuti solidi urbani ai singoli Comuni di appartenenza per usufruire del servizio. Per impedire questo atto incivile forse la soluzione potrebbe essere quella di porre dei varchi controllati da telecamere nei punti di accesso”.
Il progetto – affidato ai due ingegneri professionisti di Messina riuniti nel raggruppamento temporaneo, Sergio Carlo Sofia e Pietro Luigi Pettinato – prevede il rifacimento del manto stradale, la rimozione delle velette (i blocchi di cemento che rivestono il viadotto, alcuni dei quali già rimossi per motivi di sicurezza), e ancora la realizzazione di tre rotatorie. Il valore complessivo dell’opera è di 2 milioni e 600 mila euro.