Addio al cavaliere Silvio Berlusconi.

Si è spento questa mattina alle 9,30 al San Raffaele di Milano, dove era stato ricoverato per accertamenti legati alla leucemia mielomonocitica di cui soffriva ormai da parecchio tempo. L’ex presidente del consiglio aveva 86 anni ed era molto legato alla vita con la forza di chi tiene tanto al suo impegno politico da portare avanti. Proprio se dovesse dimostrare prima a sé e poi al mondo intero il suo amore per l’Italia. Questa mattina sono arrivati d’urgenza al San Raffaele di Milano il fratello Paolo, i figli Marina, Eleonora, Barbara e Pier Silvio. Un momento che tutti temevano ma che per ovvie ragioni nessuno voleva pensarci. Il lavoro è sempre stato il suo primo pensiero al risveglio del mattino anche tra le stanze dell’Ospedale San Raffaele, con le quali negli ultimi tempi ha condiviso momenti di forti riflessioni assieme alla sua compagna Marta Fascina, membro della Camera dei deputati della Repubblica italiana. Quattro volte premier con Fininvest e poi con Mediaset, Silvio Berlusconi ha creato un impero televisivo durato oltre vent’anni. Da Di Pietro a Boccassini, il duello con i magistrati ha creato 34 processi con otto condanne in primo grado e solo una definitiva. Tuttavia, Silvio Berlusconi è stato il protagonista dell’era del maggioritario e della contrapposizione accesa tra la destra e la sinistra italiana. Antifascista, anticomunista e chansonnier, Berlusconi è partito dagli studi di giurisprudenza per continuare a Tele Milano, quando ha maturato l’idea di entrare in politica ed ha creato Forza Italia, il partito in cui è rimasto vero leader e presidente. Su Berlusconi si è detto e scritto tanto, infoltendo una letteratura carica di scuole di pensiero politiche contrastanti e di diversa natura. C’è chi l’ha apertamente contestato per fatti politici e comportamentali e c’è chi invece l’ha assecondato promettendo i propri appoggi politici al governo e anche fuori dallo stesso governo. Di tutto si può dire di Berlusconi, personaggio che ha catalizzato interessi e successi, accentuando passioni politiche e calcistiche. Un dato di fatto è che ha rivoluzionato il mondo del pallone. Nel Febbraio del 1986, infatti, Berlusconi compra il Milan del quale è stato sempre il primo tifoso, conquistando cinque Coppe dei Campioni anche da premier, mentre si è anche contraddistinto in questo mondo pallonaro per le sue sistematiche interferenze su ogni allenatore della sua squadra. Un carattere forte di chi ha avuto il potere e l’ha gestito conquistando molti successi e qualche insuccesso di caparbietà. Oggi che non c’è più, si ricorrerà a tanti ricordi che saranno emblematici e divisi tra chi ha creduto in lui anche nei momenti più difficili della sua vita e altri che, in vita, ne hanno evidenziato il profilo peggiore del suo essere. Tuttavia, pensiamo che davanti alla morte c’è sempre il lato umano da rispettare. A prescindere da tutto.

Salvino Cavallaro

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