Ci sono momenti……

C’è sempre l’attimo, che non è sfuggente, in cui ti capita di riflettere sul significato della vita, sui nostri comportamenti, su ciò che facciamo di buono e quello che invece, dettati dalla sfrenata voglia di successo e potere, ci lasciamo andare in un mondo evanescente fatto di carta e capace di crollare alla minima vibrazione. Sono pensieri, riflessioni che mi assalgono quando scrivo il percorso di vita di persone illustri e non, che hanno lasciato questa terra. Che cosa resta? Mi domando! Come si è riusciti a scrivere pagine indelebili della vita, tali da lasciare una preziosa eredità di valori per la continuità delle nuove generazioni? È l’eterna storia del romanzo che è il raccoglitore del bene e del male, il quale caratterizza la vita dell’uomo in tutte le sue sfaccettature. Sì, perché questo è il senso di tutto, visto che dal primo giorno in cui nasciamo fino all’ultimo in cui muoriamo la persona è sempre al centro di ogni cosa. Non è filosofia spicciola, è la narrazione della realtà di chi guarda bene in faccia le cose come si svolgono, senza girarsi egoisticamente dall’altra parte. E oggi che commentiamo la morte di Berlusconi, penso quante storie di vita siano state scritte in un percorso professionale e umano, talora irto di spine in una ripida salita di vita, ma che poi ha anche dato respiro attraverso salutari discese. E in tutte queste considerazioni, ci sono sempre i giudizi professionali e umani che non possono essere disgiunti. A prescindere dal colore politico espresso, resta impresso nella mente il metodo, il comportamento e quel cammino umano che alla fine del percorso della nostra vita nulla fa restare se non ciò che abbiamo fatto. È quello che dicevo prima; e cioè quell’avere lasciato qualcosa di duraturo nel tempo, tale da essere continuativo. Peccato che certi pensieri non coinvolgano almeno qualche minuto della nostra giornata in cui la fretta, l’ansia, l’abbaglio dei riflettori, l’ambizione legittima del successo e dell’apparire a tutti i costi, facciano spesso perdere il significato vero, pensando a un’immortalta’ che non esiste nella vita, ma nella letteratura di ciò che abbiamo lasciato e che resta il principe di ogni cosa. E allora vengono a galla invidie, gelosie, tradimenti e quel “te la faccio pagare” che avvilisce l’amore che resta il fulcro della vita. Ci sono momenti………..

Salvino Cavallaro

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