Quel “Recital” itinerante di Jannuzzo che non finisce mai di stupire

Oggi qui, domani in un altro luogo d’Italia, il “Recital” di Gianfranco Jannuzzo prosegue il suo viaggio itinerante per soddisfare il suo pubblico, la sua gente che con lui ha capito quanto è importante il senso dell’unione. Tu che parli il dialetto piemontese, il lombardo, il veneto, il napoletano, il calabrese, il siciliano, nonostante la lunghezza territoriale della nostra Italia, gli usi e i costumi diversi, siamo tutti orgogliosi di essere italiani. E così il One man show sulle origini siciliane che ben si intersecano a quelle di ogni altra regione d’Italia, lunedì 16 ottobre approda ad Alba in provincia di Cuneo, dove nella Sala Michelangelo Abbado del Teatro Sociale “G.Busca”, alle ore 20,30 si potrà assistere a uno dei più divertenti, ma anche significativi, messaggi culturali del teatro italiano di qualità. Le risate per l’interpretazione del “muto”, piuttosto che del napoletano che vende bare da morto, o del calabrese che telefona e dice “Mi chiamasti?”, si intersecano ad alti momenti di riflessione e dolce commozione quando Jannuzzo parla del mare, inteso come disperato punto emigratorio della porta di accesso verso il sogno di una vita migliore. È il “Recital” di Gianfranco Jannuzzo, che visto e rivisto decine di volte, ti dà sempre l’impressione che si tratti della prima volta a essere lì a ridere ed emozionarti su fatti di vita vera.

Salvino Cavallaro

Articoli consigliati