Medici del 118 sul piede di guerra, inizia un mese di scioperi

I medici del 118 siciliano che da anni attendono il rinnovo del contratto di lavoro si sono armati di fasce, magliette e cartelloni per urlare “Giù le mani dal 118” e sono entrati in di agitazione. Inizia da oggi un intero mese di proteste che porterà anche a tre giorni di sciopero generale del personale medico che opera sulle ambulanze. Le motivazioni sono molteplici, in particolare però, i medici chiedono la riapertura delle trattative regionali a tutela della dignità professionale di tutti i medici Est 118 e a salvaguardia dei livelli assistenziali (Lea) per i cittadini attualmente messi a rischio dalla progressiva precarizzazione di questo personale.

Ad indire lo sciopero sono tre sigle sidnacali dei medici, FIMG ES, SMI ES e SNAMI EST 118. “Non è una questione di soldi – precisano nel documento di indizione della protesta – ma di dignità professionale visto che a dicembre 2016 un decreto assessoriale ha previsto un aumento dei compensi per incentivare esclusivamente i medici anestesisti e gli infermieri operanti nel 118, senza coinvolgere nel provvedimento (almeno finora) i medici di emergenza sanitaria territoriale”.

 

“Gli operatori e i cittadini comuni, informati di quanto sta avvenendo sulla loro pelle, devono assumere un ruolo civile di vigilanza, in quanto la difesa delle ambulanze medicalizzate non è semplicemente una difesa di posti di lavoro ma si tratta di tutelare un sistema necessario per l’emergenza- urgenza che produce riduzione di mortalità, soprattutto nell’ambito delle reti tempo-dipendenti per esempio nella gestione della rete IMA (infarti) e rete stroke (ictus).

Da oggi davanti l’assessorato regionale alla salute campeggia un gazebo dei medici in protesta.Il 15 settembre si terrà una assemblea dei medici del 118 a Messina mentre sono tre le giornate di sciopero che sono state indette per il 25 settembre, il 3 e 11 ottobre dalle 8 alle 20.

 

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