I recenti fatti avvenuti in Sardegna – Arzachena, Porto Cervo e le varie discoteche notturne con Billionaire in testa – ha messo ancora di più in evidenza l’incoscienza di non capire la gravità del periodo storico che stiamo vivendo. Si dirà che è tutta colpa dei giovani, esuberanti nella sfrenata voglia di divertirsi e incapaci di razionalizzare la pericolosità di trovarsi stretti a ballare, saltare al ritmo assordante proposto dai DJ e magari bere un alcolico nello stesso bicchiere in cui ha bevuto la ragazza o un amico. Un atteggiamento irresponsabile e privo di ogni senso di rispetto verso la comunità che vive all’insegna del distanziamento, delle precauzioni sanitarie e di quanto appartiene alla logica per combattere la positività al Covid 19. Purtroppo, non ci sono soltanto i giovani come unica causa di contagio ma tutti coloro i quali appartengono a un negazionismo che sa di cassa di risonanza, come fosse una voce fuori dal comune senso del dire, del pensare e quindi mettersi in luce facendo parlare di sé, vuoi per interessi economici o di pura e semplice promozione della propria immagine. Assurdo come ad esempio Briatore abbia portato avanti la sua battaglia contro le mascherine e ogni condizionamento limitante la libertà di ognuno di noi, secondo lui a beneficio di chi ha interesse a creare ulteriori paure. Ebbene, tutti sanno come si è evoluta questa filosofia negazionista del Briatore dai mille interessi economici sparsi per l’Italia, e cioè con il ricovero al San Raffaele di Milano per essere risultato positivo al Covid 19. Naturalmente gli auguriamo pronta guarigione, tuttavia, non possiamo dimenticare l’espressione visiva e di parole incaz… che sono uscite dalla bocca di Briatore, quando il sindaco di Arzachena Roberto Ragnedda ha imposto le restrizioni di fine estate alle discoteche della Costa Smeralda e in primis proprio al Billionaire, il famoso locale del manager piemontese. C’erano avvisaglie di pericolo, e con il senno di poi, e non solo, diciamo che subito siamo stati d’accordo con il sindaco di Arzachena per la decisione istituzionale presa e che forse avrebbe dovuta essere anticipata. Di certo, pur con tutte le perdite economiche che questa ordinanza del sindaco Ragnedda ha comportato ai vari proprietari dei locali della Riva Smeralda, riteniamo che Briatore con le sue esternazioni pubbliche non abbia fatto un servizio di sensibilizzazione alla comunità, anzi ha incrementato la forza nel convincimento che nulla si debba temere. Aberrante questo pensiero dopo tutto quello che è successo, quello che stiamo vivendo e quello che ci aspetta a livello sociale, economico e organizzativo come la scuola, i servizi sociali, la sanità, il mondo del lavoro e tutto ciò che appartiene di fatto alla vita che in qualche modo deve andare avanti tra mille problemi creati proprio da un virus, che tutto ha rivoluzionato in maniera epocale. Mettere dunque in atto il cervello, non è mai stato così indispensabile come in questo momento della storia dell’umanità. Poi possiamo disquisire tra le mille colpe ripartibili tra la politica, il governo e i tanti interessi di parte che trovano terreno fertile adesso più che mai. Siamo noi che dobbiamo mettere in azione l’intelligenza dell’agire con cautela rispettando le regole derivanti dalla scienza, che è l’unica vera voce attendibile in questo processo alla lotta al Covid 19. Giovani, anziani e vecchi pluri ottantenni. Rispettiamoci!
Salvino Cavallaro