Dove eravamo rimasti? Possiamo cominciare con questo titolo sintetico ma quanto mai appropriato, visto che sembra il vestito adatto da indossare per l’ex arbitro internazionale e presidente dell’AIA Alfredo Trentalange. Una lunga storia di passione e attaccamento verso casa AIA che si interseca al desiderio profondo di cambiare, ammodernare, rendere autonoma, aprire i canali di comunicazione. Già, “Aprire i canali di comunicazione” una frase molto cara all’ex presidente AIA, il quale, appena fu nominato numero 1 degli arbitri nel febbraio del 2021 con oltre il 60% dei voti, si presentò animato da spirito costruttivo e con la viva speranza di potere lavorare per il bene di tutti. I fatti, purtroppo, interruppero il percorso cominciato sotto i migliori auspici a causa delle sue dimissioni a seguito del “caso D’Onofrio”, per il quale venne poi assolto con formula piena nell’aprile 2023. Oggi si ricandida alla presidenza dell’AIA, le cui elezioni si svolgeranno a Roma il prossimo 14 dicembre, in un testa a testa con Antonio Zappi, figura manageriale che ha ricevuto il sostegno palese di Daniele Orsato e Carlo Pacifici, numero 1 dell’AIA dal 16 aprile 2023. E allora, come leggiamo tra le righe questo improvviso fuoco di reazione all’ingiustizia subita da parte di Alfredo Trentalange, che tutti pensavano ormai acquietato e fuori dai giochi della presidenza? Noi pensiamo che da parte sua ci sia una forma di rivalsa e di giustizia nel riprendere quella poltrona in cui aveva cominciato a lavorare bene per il futuro dell’associazione, con la trasparenza etica che l’ha sempre contraddistinto. Peraltro, con l’assoluzione in formula piena, Trentalange ha tolto ogni dubbio sulla sua integrità di uomo e presidente dell’AIA, ma soprattutto, con la sua candidatura alle prossime elezioni, sta dimostrando di volere essere più forte di coloro i quali l’hanno fatto cadere nel baratro delle menzogne, mettendolo ingiustamente in cattiva luce. Non sappiamo quale sarà l’esito delle prossime elezioni, di sicuro siamo certi che per Alfredo Trentalange quel 14 dicembre 2024 rappresenterà la forza e l’amore verso la casa degli arbitri che deve essere di tutti. “Un’AIA solida, concreta, libera, un posto che tutti devono poter chiamare casa” – Trentalange dixit
Salvino Cavallaro