Scoperto nei fondali del porto di Messina il relitto di un piroscafo

Scoperto nei fondali del porto di Messina il relitto di un piroscafo in legno. Era a circa 50 metri di distanza dalla murata di dritta del Produgal, quasi del tutto insabbiato, ad una profondita compresa tra i 55 e i 62 metri, del quale sono visibili i resti della prora e della murata di dritta; a poppa è presente un ammasso di tubi, compatibili con quelli utilizzati per alimentare una caldaia, che sembra aver subito un’esplosione. Il relitto è stato documentato e rilevato, benchè le reali dimensioni siano solamente intuibili in quanto gli elementi costitutivi sono solo in minima parte visibili visto che la maggior parte del relitto si trova coperto dal sedimento. Alle prime immersioni sono seguite ricerche d’archivio, nonchè altre indagini con operatori e veicoli subacquei, al fine di cogliere elementi distintivi che potessero consentire una identificazione certa. In base ai dati in possesso, il relitto potrebbe essere assimilabile a quello di un piroscafo in legno del XIX seccolo, probabilmente utilizzato per il traghettamento tra Sicilia e Calabria. Spiega il soprintendente del Mare Sebastiano Tusa: “Il fantastico fondale interno alla ‘falcè di Messina, area oggi interamente portuale, continua a incredibilmente a riservare sorprese grazie alla caparbietà dei ricercatori subacquei della Marina Militare, della Guardia Costiera e del Diving Center Ecosfera di Messina con il coordinamento tecnico-scientifico della Soprintendenza del Mare. Già alcuni anni fà questo fondale aveva restituito alla memoria il Produgal, la nave russa legata alla tragica storia del terremoto di Messina poichè furono i suoi marinai a prestare i primi soccorsi alla sofferente popolazione della città distrutta dal sisma”. Adesso nel corso di una campagna di documentazione del relitto della Nave “Groppo”, torpediniera italiana affondata il 25 maggio del 1943, adagiato sul fondale del porto ad una profondità compresa tra i 40 e i 60 metri, compaiono le sembianze di un altro relitto. “Sulla base delle prime osservazioni ed analisi si tratterebbe del relitto di un piroscafo in legno ottocentesco che speriamo al più presto d’identificare”, ha concluso Tusa.

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